mercoledì 19 marzo 2014

Al mio papà...

Te ne sei andato via sul più bello...
proprio quando stavo per prendere il volo…
Avrei voluto stendere le mie ali sotto i tuoi occhi…
quegli occhi profondi, che mi scavavano l’anima…
E invece no…
Te ne sei andato all'improvviso…senza avvisare…
Silenziosamente…proprio come piaceva fare a te…

Ti voglio bene papà…

martedì 18 marzo 2014

mercoledì 12 marzo 2014

martedì 11 marzo 2014

Il tradimento virtuale

Aiuto! C'è qualcosa di più biasimevole del tradimento? Boh..? Non saprei...Non credo... In realtà non so nemmeno se il mio si possa considerare un tradimento. Facciamo così, tagliamo la testa al toro: vi racconto la mia esperienza. Comincerei col dire che io non credo nell'amore eterno perché per me l'amore è inevitabilmente destinato a scemare. Parlo dell'amore dei primi tempi, quello che ha accompagnato l'inizio del mio cammino accanto alla persona fatta apposta per me, che mi mandava fuori giri, che mi toglieva il fiato, che mi spingeva a compiere pazzie, che mi ha fatto credere che quello stato di estasi sarebbe durato per sempre. Beh, spiacente di deludere qualcuno, ma non è così che è andata. La convivenza con la persona che ho sposato ha dirottato il nostro rapporto lungo strade sempre meno frizzanti, meno sorprendenti, ai cui lati hanno attecchito piante dai nomi sempre meno stimolanti: la passione ha lasciato il posto all'affetto, l'abitudine ha soppiantato la sorpresa, e le necessità di entrambi sono mutate inesorabilmente. Tutte quelle emozioni di un tempo sono andate a farsi benedire. Questo non vuol dire che improvvisamente sia tutto finito, si è trattato solo di un abbassamento di corrente, di un calo di tensione. E quei sentimenti non meno nobili dell'amore saranno comunque in grado di accompagnarci ancora in futuro per un prosieguo l'una accanto all'altro. Però mi mancava qualcosa. Qualcosa che la mia meta' non era più in grado di offrirmi. Mi sentivo come una candela spenta. Lo so, non sono un bell'esempio, giudicatemi pure, io non mi offenderò. C'era solo un modo per riaccendere il fuoco delle mie passioni: ricominciare tutto daccapo, con un altra persona. Per niente facile. La fortuna è stata quella di imbattermi in un incontro assolutamente inaspettato. Ma non un incontro 'normale', bensì 'virtuale'. Un'amicizia con un fantastico personaggio i cui lineamenti non mi è mai stato possibile vedere, la cui voce non ho mai ascoltato, della cui esistenza conosco ben poco, ma al quale il mio istinto mi ha suggerito di aprire il cuore. Oggi questo personaggio conosce di me molte più cose di quante ne sappia la mia meta', parlo di cose intime, che ritenevo dovessero restare mie per sempre e che invece la mia nuova 'amicizia' è stata in grado di tirarmi fuori facendomi sentire a mio agio anche in situazioni che nella vita reale mi avrebbero creato notevole imbarazzo. Mi ha tolto di dosso ogni indumento insomma, spogliandomi delle mie inibizioni, di stupide fisime senza le quali ho mostrato ai suoi occhi, senza problemi, le mie nudita'. Oggi non saprei piu' fare a meno dei suoi consigli, dei suoi incoraggiamenti, dei suoi abbracci virtuali. E la mia vita coniugale è tornata a prendere quota, grazie a questa nuova presenza. Si può chiamare tradimento questo secondo voi?

Stella

Stupido foglio!

"Avanti Stella...cosa aspetti? " mi domandò beffardo. Non avevo più un pensiero, né un'idea, che potessi affidargli, come ero solita fare, per esprimere il mio stato d'animo. Di fianco ad esso giacevano, beati, una moltitudine di suoi simili, colmi di versi dedicati a colui che pensavo mi amasse. Ed il foglio, gonfio d'invidia, pretendeva senza provare alcun rispetto per il mio dolore, che la mia mente partorisse parole d'amore, semplicemente per riempire il suo ego. "Possibile che tu non capisca?" provai ad obiettare mentre, tra le mie dita tremanti, la penna osservava in silenzio . I due arnesi conoscevano entrambi il motivo della mia apatia, poiché era successo tutto in quella stanza: prima la confessione del suo deplorevole tradimento e poi il suo abbandono. Il mio uomo aveva fatto a pezzi il mio cuore in quel maledetto pomeriggio, e poi se ne era andato per sempre, lasciandomi sola. Erano stati loro gli unici testimoni della tragedia che avevo appena vissuto. Ma mentre la penna rimaneva muta, in disparte, rispettosa del mio dolore, quel foglio bianco, privo di qualsiasi forma di sentimento, aspettava, in preda al suo egoismo, una delle mie odi a quell'uomo che ormai non c'era più, a colui che aveva rappresentato la mia unica fonte di ispirazione. "Ho atteso per troppo tempo, in fondo alla pesante risma, che arrivasse il mio turno, e tu ora non mi degni neanche di uno sguardo." Quella stupida pagina vuota continuava a vomitarmi addosso le sue pretese, incurante dell'ulteriore strazio che provocava in me. "Mi dispiace foglio, non ho più amore di cui scrivere." gli confessai tristemente. "Stronzate! Avanti...la carta ce l'hai, la penna pure. Non serve nient'altro!" "Ti sbagli foglio." intervenne la penna, " L'amore è l'unica cosa necessaria per creare un'ode. Io e te non siamo altro che suppellettili." "Silenzio tu, stupida pen..." Sentii il bisogno di imprecare. " Vaffanculo!" urlai mentre dopo aver appallottolato quel maleducato di un foglio bianco lo gettai via, nel cestino. In fondo anche la sua strafottenza era servita a qualcosa: era grazie ad essa che avevo reagito scrollandomi di dosso la mia apatia. Afferrai la fedele penna, un nuovo foglio bianco ed attesi una nuova idea. Non avrei permesso al mio ex di fare a pezzi, oltre al mio cuore, anche la mia passione per la scrittura...

Stella